Un itinerario inaspettatamente vario nei colli Bolognesi tra Bazzano (stazione FS) e Savignano sul Panaro (BO – facile – 14,2 km – dislivello 342m)

Il percorso attraversa il paesaggio tipico dei colli bolognesi. Godiamo di valli inaspettate con ruscelli, passiamo vigneti, camminiamo su crinali con viste multiple e visitiamo due bellissimi antichi borghi.
Tutto questo in un contesto in cui sono presenti molte cantine e agriturismi, quindi questa passeggiata è davvero adatto per i buongustai.

Il percorso inizia in un ampio parcheggio a pochi passi dalla stazione dei treni di Bazzano (Valsamoggia).
Usciamo subito dall’abitato e passiamo davanti ad alcuni vigneti per poi arrivare ad un pezzo di bosco. Dopo un breve tratto in questo bosco, il nostro percorso costeggia un ruscello accanto al quale in questo periodo dell’anno possiamo vedere la fioritura abbondante di anemoni.
Si lascia nuovamente il bosco dopo un breve intervallo e poi si cammina per un po’ su un crinale che corre all’incirca parallelo al Panaro. Passiamo ora in un’area aperta con principalmente vigneti e frutteti, quindi abbiamo spesso panorami. Ad un certo momento vediamo in lontananza sulla destra davanti a noi il bel castello di Vignola.

Valle del Panaro

Inizialmente arriviamo su una strada asfaltata molto tranquilla, ma quando ci avviciniamo a Savignano questa diventa una pista ciclabile ed in seguito un sentiero lungo un ruscello. Così l’ultimo tratto prima di raggiungere quasi il fondo della rocca di Savignano è chiamato il sentiero del Rio Baldo. Man mano che ci avviciniamo a Savignano, il campanile della chiesa in particolare sporge in modo dominante sull’orizzonte.
L’antica fortezza di Savignano sul Panaro è un vero gioiello e andiamo a dargli un’occhiata più da vicino.

Savignano sul Panaro

Il borgo di Savignano sul Panaro
Al antico borgo si accede da via Crespellani, pavimentata in ciottoli di fiume, via che si snoda attraverso il borgo fino alla Chiesa Parrocchiale.
Nel borgo, le antiche case oggi ristrutturate insistono sulla vecchia cinta muraria difensiva. Il corpo degli edifici termina con la torre detta ” Torre del Cappellano”, una delle torri a presidio dell’antica cinta muraria.
Proseguendo nel tragitto verso Santa Maria Assunta ci si imbatte in una imponente struttura edilizia, detta ” Casa del Capitano” o ” Del Vescovo” che presenta tracce di affreschi fra cui uno stemma della famiglia dei Contrari che ebbero la Signoria del paese fra il 1400 e la prima metà del 1500.
La Torre del secondo voltone è una costruzione antichissima come attestano i ciottoli di fiume con cui è stata eretta. Questa torre di accesso alla parte più sicura del Castello aveva anche la funzione di torre di guardia.
Nel punto più elevato del Castello e probabilmente nel luogo che diede origine all’antica corte, sorge la Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Maria Assunta; venne fatta ricostruire negli anni 1746 -1750 al posto dell’antica chiesa, di cui si ha testimonianza in documenti del 1027 e del 1033. Nei primi anni del 1800 il piccolo cimitero che si trovava nell’attuale sagrato venne trasferito nella sede di Borgo S. Giovanni e si iniziarono i lavori di costruzione del nuovo campanile, terminato nel 1813, che fu costruito con il prelievo dei materiali delle vecchie mura e con la sola cuspide in mattoni in cotto.
(Fonte: www.borghiautenticiditalia.it/borgo/savignano-sul-panaro)

Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Maria Assunta

Chi scrive ha avuto la fortuna di passare davanti a questa chiesa poco prima della visita di una celebrità (Bonaccini – Governatore dell’Emilia Romagna). Ciò ha permesso di visitare la chiesa. L’interno è davvero sbalorditivo. Non solo per la decorazione, ma anche per l’acustica. È stato meraviglioso ascoltare la bella musica e abbandonarsi a una contemplazione più profonda.
Un plus è stata anche la presenza del volontario Erino Marchi. Di conseguenza, c’è stato anche un interessante scambio di informazioni e di amicizia.

Dopo aver visitato questo bel borgo continuiamo la nostra camminata lungo il motodromo e poi su un sentiero forestale che sale abbastanza ripido e porta ad una stradina che costeggia un’altro crinale. Da qui andiamo a Montebudello su una tranquilla strada asfaltata, passando ancora diverse cantine e proprio a Montebudello troviamo un’osteria e un agriturismo.

Subito dopo Montebudello lasciamo la strada asfaltata e svoltiamo a destra poco prima del cimitero in un sentiero che attraversa un campo. C’è un cancello davanti a questo sentiero, e più avanti quando torniamo sulla strada asfaltata c’è anche un’indicazione che abbiamo attraversato un terreno privato. Ho interpretato questo come che possiamo andare a piedi e con la MTB su questo percorso, ma non in moto. Questa ipotesi è supportata dal fatto che esistono numerose altre pubblicazioni di altri utenti wikiloc su questo percorso e che troviamo qua e là aggiustamenti per facilitare il passagio di MTB come piccoli ponti. Quindi a quanto pare questo è un percorso ufficiale o lo era fino a poco tempo fa. Sarebbe un peccato non passare da lì perché è un bel tratto tra i campi, lungo un ruscello e con diversi laghetti. Anche qui tanti anemoni lungo i corsi d’acqua.
Come detto, questo sentiero ritorna più avanti sulla strada asfaltata che abbiamo lasciato vicino al cimitero, la seguiamo per un po’ per poi arrivare a Bazzano attraverso un tratto di campo aperto.
A Bazzano visitiamo l’antica rocca e passiamo la piazza principale nel centro del paese primo di tornare al punto di partenza.

La Rocca dei Bentivoglio
La Rocca consiste di una corte interna su cui si affaccia il nucleo del tardo Duecento costituito da una torre e un fabbricato ad essa attiguo, con porte a doppio sesto acuto e i soffitti con volte a crociera. Con l’arrivo dei Bentivoglio gli edifici medievali vennero inglobati in una struttura più ampia: un palazzo costituito da quattro ali disposte intorno ad una corte centrale. L’edificio acquista pertanto la tipica fisionomia della residenza signorile a due piani: il piano terra gravita intorno alla corte con pozzo centrale, collegato ad una cisterna, ed è riservato agli ambienti di servizio e agli alloggi della servitù, mentre il soprastante “piano nobile” ospita le sale di rappresentanza e gli appartamenti destinati al signore e alla sua famiglia.
La facciata della Rocca è conservata attualmente allo stato grezzo: all’epoca dei Bentivoglio le strutture murarie esterne dovevano essere intonacate a calce e decorate da pitture a tempera. Al di sopra del portone d’ingresso compaiono gli incassi verticali per il ponte levatoio: la rocca era infatti dotata di un fossato, probabilmente privo d’acqua, di cui non rimane traccia nella parte antistante alla Rocca, mentre un avvallamento ad esso riconducibile si trova nei terreni ad ovest dell’edificio.

Attualmente il borgo ospita il museo civico archeologico Arsenio Crespellani.

Piazza Garibaldi
Piazza Garibaldi, creata nel 1895, è contornata da edifici tra i quali spiccano l’Oratorio di Santa Maria del Suffragio (costruito dall’omonima confraternita nel 1673, a un’unica navata, presenta decorazioni a stucco di P. Bugatti e vi si conservano due dipinti del Gandolfi; sulla facciata è posta una meridiana), il palazzo detto La Repubblica, decorato con curiose teste di cavallo, e il Palazzo Comunale, costruito nel 1866 (precedentemente fu invece sede del Comune il palazzo posto sul lato est). A fianco dell’edificio, vi è la fontana con statua di bagnante, detta “La Giuditta”.

Il percorso

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