Un percorso vario che unisce belle aree forestali a lunghi passaggi in spazi aperti. Lungo il percorso sono presenti diversi luoghi di interesse storico, come l’antica pieve di Roffeno e Monte Pigna (Linea Gotica). Questa montagna è una destinazione molto popolare per gli escursionisti dove c’è molto da fare e da vedere.
Ci sono un paio di tratti con parecchie pietre, quindi è consigliabile munirsi di calzature robuste e bastoncini.
Il percorso parte da un ampio parcheggio poco distante dal centro di Rocca di Roffeno. Seguiamo per un breve tratto la storica Piccola Cassia e poi svoltiamo a sinistra dopo la Chiesa Parrocchiale.
Piccola Cassia
La Piccola Cassia è un’antica strada che risale alla fondazione delle colonie romane in Val Padana e continuava, verso Nord, l’itinerario della più famosa Via Cassia attraversando il territorio montano tra Modena e Bologna.
L’itinerario della Piccola Cassia è oggi un tragitto di circa 170 km che attraversa un paesaggio che va dalla fertile pianura centuriata alle colline dei calanchi e vigneti, per poi salire verso i fitti boschi montani e le grandi praterie del crinale appenninico. Il percorso parte dalla porta Sud della città di Modena e prosegue lungo il crinale tra la valle del Panaro e quella del Samoggia in direzione dei borghi di Zocca e Castel d’Aiano, dove si immette nella Valle del fiume Reno.
Attraversati gli Appennini la Piccola Cassia ridiscende in territorio toscano e, attraverso la Valle dell’Ombrone, giunge finalmente a Pistoia, dove si ricongiunge con la Via Cassia in direzione di Roma.
Il percorso si innesta sui cammini della Via Romea Nonantolana e Via Romea Strata Longobarda – Nonantolana.
(Fonte: https://camminiemiliaromagna.it/it/cammino/7-piccola_cassia )
Si prosegue poi su una strada sterrata che passa sotto il Monte Rocca in direzione della Pieve di Roffeno.
Attraversiamo un’area aperta in modo da avere spesso belle viste sulla vallata accanto a noi. Passiamo davanti a un allevamento di suini biologico e con un po’ di fortuna vediamo un gregge di pecore.
Lungo questo tratto camminiamo occasionalmente su sentieri con molti sassi. Si consigliano quindi calzature robuste. Dopo quasi 3 chilometri arriviamo alla Pieve di Roffeno.
Pieve di Roffeno e la Romantica Corte Medioevale
La pieve di San Pietro di Roffeno è una delle più antiche della diocesi di Bologna e una delle poche a conservare ancora traccia dell’impianto romanico (XII secolo). Al suo interno degno di nota è il fonte battesimale in arenaria di foggia longobarda (VII secolo), appartenente all’impianto preesistente della chiesa e decorato da un fregio di delfini. Di recente è stata interamente restaurata.
Di particolare interesse è la torre adiacente, posta a difesa della corte, e l’edificio con un ballatoio in legno che ricalca i portici cittadini medioevali. Tale complesso, al quali si accede attraverso un portale ad arco a sesto acuto, è da ascriversi al XIV-XV secolo.
(fonte: https://ap-pennino.com/2019/12/14/rocca-di-roffeno/ )
Vale sicuramente la pena deviare da questo itinerario e passeggiare un po’ tra le case della Pieve. Dopo la Pieve si percorre un terreno un po’ più accidentato con vista su alcuni calanchi e qualche ruscello. Superate alcune case iniziamo una salita fino a Cereglio. A Cereglio troviamo acqua potabile, ma anche un minimarket e un albergo ristorante (Olga).
Nel centro, per così dire, c’è un punto con acqua potabile dove ci sono anche locandine di passeggiate che si possono fare nella zona. C’è un’iniziativa locale che ha ideato le vie del sole, che ha portato a cinque percorsi meticolosamente segnalati nella zona. Da Cereglio al Monte Pigna seguiremo due di questi percorsi: il blue run e il black run. Da questa parte si attraversano bellissimi boschi, con querce e castagni.
Quando ci stiamo già avvicinando al monte Pigna il nostro percorso segue di nuovo la Piccola Cassia. Questo si riconosce dal tratto di strada lastricata che passiamo ad un certo momento.
In seguito svoltiamo a sinistra su un sentiero che porta ad un punto panoramico poco prima di arrivare al Monte Pigna. A pochi metri dopo questo bivio passiamo al lato della sorgente del torrente Samoggia.
Recentemente è stato realizzato un laboratorio sperimentale di ingegneria naturalistica sul Monte Pigna. Possiamo vedere una serie di progetti e prototipi in tre punti lungo il percorso. L’inaugurazione di questo progetto è stata il 5 settembre 2020.
La storia del Monte Pigna è legata alla linea gotica. La Linea Gotica (in tedesco Gotenstellung, in inglese Gothic Line) fu la linea difensiva istituita dal feldmaresciallo tedesco Albert Kesselring nel 1944 nel tentativo di rallentare l’avanzata dell’esercito alleato comandato dal generale Harold Alexander verso il nord Italia. Dopo aver camminato sulla montagna, passiamo davanti a una piccola mostra su questo argomento.
Superato il Monte Pigna continuiamo per un po’ su una strada asfaltata. Dopo poche centinaia di metri raggiungiamo Santa Lucia dove troviamo un caseificio, la chiesa abbaziale e una osteria. In base ai commenti su google maps direi che l’osteria è un buon posto dove mangiare cibo locale (tagliatelle al ragù, tigelle e borlengo).
Poche centinaia di metri dopo Santa Lucia svoltiamo a sinistra e proseguiamo fino a raggiungere una maestà. Quasi subito dopo arriviamo ad una fattoria dove dobbiamo prestare attenzione a non sbagliare strada.
Poco prima della fattoria, il sentiero (sempre la Piccola Cassia) piega a sinistra, prima di proseguire lungo il bordo del campo passando sotto la fattoria (vedere il waypoint). Il percorso non è così chiaro qui, a quanto pare non molte persone passano da queste parti. Dopo il campo entriamo in un boschetto ed è di nuovo facile trovare la nostra strada. Si scende ora su un sentiero con non poche pietre.
Dopodiché torniamo presto a Roffeno. All’inizio del paese c’è un ristorante a destra del percorso e anche in centro ci sono alcuni locali per bere qualcosa. Rientriamo al parcheggio attraversando un piccolo parco con tavoli da picnic all’ombra.