Marano sul Panaro – Villa Bianca – Monte delle Tre Croci – Denzano e ritorno (MO – Medio – 13 km – Dislivello 557 m)

Un itinerario nelle prime colline modenesi. Passiamo per piccoli tratti di bosco, oltre vigneti, e per alcune aree con splendidi calanchi. Percorriamo anche un tratto della storica Via Romea Nonantolana, che comprende il Monte delle Tre Croci e Denzano.

Il percorso inizia a Marano sul Panaro dall’ampio parcheggio adiacente ai palazzetti dello sport (Bivio Via Antonio Gramsci con Via Giuseppe di Vittorio). Percorriamo il CAI 412 tra Marano e Denzano con una variante sul Monte delle Tre Croci.
Dopo un piccolo tratto asfaltato iniziamo subito la nostra prima salita attraverso un tratto con calanchi e qualche boschetto. Presto avremo una bellissima vista sulla vallata alla nostra sinistra. Un po’ avanti attraversiamo un tratto con qualche vigneto, dopodiché arriviamo ad un pezzo di strada asfaltata che seguiamo fino a Villa Bianca.
Dopo Villa Bianca scendiamo brevemente in una vallata con qualche terreno agricolo circondato da splendidi calanchi con in lontananza i vigneti di Levizzano Rangone e Castelvetro.

Calanchi

Arrivati al fondovalle attraversiamo un pezzetto di bosco e iniziamo un passaggio attraverso un bellissimo pezzo di natura con imponenti calanchi. Sulla prima parte di questo passagio seguiamo un ruscello. Di conseguenza, in questa parte c’è probabilmente più acqua e i calanchi sono relativamente ricoperti di vegetazione, in alcune parti con belle conifere.
Dopo quasi un chilometro il sentiero piega a destra e lasciamo la valle e saliamo molto ripidamente verso il Monte delle Tre Croci. Poco prima di arrivare in cima seguiremo la Via Romea Nonantolana.

La Via Romea Nonantolana
La Via Romea Nonantolana risale al VII secolo d.c. periodo in cui la parte centro settentrionale della penisola italiana era divisa tra i territori conquistati dai Bizantini e quelli appartenenti ai Longobardi.
Quest’ultimi procedettero quindi nel tracciare il percorso della Via che aveva sia funzioni di viabilità interna sia funzioni di collegamento con il resto dell’Italia e Roma appoggiandosi alle due stazioni di tappa rappresentate dai due monasteri cardine di Nonantola e di Sestola.
Partendo dall’importantissima Abbazia di Nonantola, luogo di studio e di spiritualità della vita monastica europea, la Via Romea Nonantolana si sviluppa secondo due direttrici. Il percorso occidentale, che si sviluppa lungo la sponda sinistra del fiume Panaro ed attraversa la città Modena, ed il percorso orientale,
che attraversa importanti centri come Spilamberto e Vignola e si ricongiunge alla variante occidentale a Fanano prima del passo appenninico.
(Fonte: https://camminiemiliaromagna.it/it/cammino/5-via_romea_nonantolana )

Monte delle tre Croci

Il Monte delle Tre Croci
Ultimata la salita al colle che prende il nome di Monte delle Tre Croci, evocando il monte Golgota dei Vangeli, ci accorgiamo di essere su una collina tra le più alte dei dintorni. Questa altura permette una visuale veramente ampia sull’area delle colline modenesi. A Sud possiamo distinguere i primi rilievi del Frignano, a Est le colline bolognesi oltre la Val Panaro, a Ovest la collina di Puianello con l’antico Santuario dedicato alla Vergine, infine a Nord la pianura, con le Prealpi in lontananza.
(Fonte: https://www.visitcastelvetro.it/scopri/natura/cammini/via-romea-alle-tre-croci/ )

Come accennato, il Monte delle Croci si trova su un’importante strada storica ed è anche una meta molto ambita da ciclisti ed escursionisti. Quindi è abbastanza sorprendente che non ci siano strutture per sedersi, né panchine, per non parlare di tavoli da picnic. Non c’è, fortunatamente, un Big Bench. Anche questo fatto è sorprendente…..
Dopo aver goduto del bel panorama proseguiamo su facili strade verso Denzano, dove troviamo acqua potabile. Facciamo una piccola deviazione sul percorso per passare davanti alla chiesa e alla rocca.

Denzano
L’insediamento di Denzanum (detto anche Zenzanum) risalirebbe all’epoca bizantina ed era parte dell’apparato difensivo del Castrum Feronianum (posto nelle vicinanze di Pavullo nel Frignano). Fin dall’XI secolo era di proprietà dei Signori di Campiglio, mentre dal XIV secolo fu dominio dei Rangoni. Del Castrum Çençani, ricordato per la prima volta nel 1337, rimane solo una torre quadrata priva di copertura (XI secolo). All’interno della cinta muraria esisteva una chiesa dedicata a S.ta Maria, menzionata per la prima volta nel XIII secolo e soggetta alla Pieve di Fanano. Successivamente la chiesa fu ampliata e dedicata all’Assunta, divenendo parrocchiale. Della primitiva costruzione rimane sola l’abside, un bellissimo esempio di romanico databile al XII secolo.
(Fonte: http://www.camministorici.it/it/user/4/punti-di-interesse/denzano )

Vigneti

Dopo Denzano proseguiamo su strade sterrate dove abbiamo molti bei panorami sulla Valle del Panaro e in lontananza la Pianura Padana. Poco prima di Villa Bianca torniamo sul percorso che abbiamo seguito prima e che ora andiamo a percorrere in direzione opposta.
E così percorriamo ancora questo affascinante paesaggio di vigneti, aree di bosco e calanchi tornando al nostro punto di partenza.

Il percorso

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